Le nostre storie di successo
Leggi e ascolta le storie che alcuni dei nostri pazienti hanno deciso di condividere
Le nostre sono testimonianze reali, storie di vita vera, prima, durante e dopo la terapia. Vengono raccontate dai nostri pazienti che hanno avuto modo di provare sulla loro pelle l’effetto positivo della terapia di gruppo.
Serena Mele
Paziente terapia di gruppo
"La mia fiducia nella psicoterapia era piuttosto logorata da numerosi percorsi sterili - iniziati e abbandonati - che rafforzavano la mia vecchia e radicata convinzione: il potere salvifico è un'esclusiva dei farmaci.
Mi limitavo, pertanto, a visite mediche trimestrali per il mero controllo farmacologico.
Un giorno, però, all'interno del team medico dell’Umberto I, una nuova figura ha segnato l'inizio di un diverso capitolo nel mio percorso di cura: la dottoressa Flaminia Di Lorenzo...
Serena Mele
Paziente terapia di gruppo
Una sera, infatti, la dottoressa Flaminia mi chiamò personalmente per sincerarsi del mio stato d’animo, ponendomi delle domande incisive che hanno rivelato una sincera preoccupazione per il mio benessere, facendomi sentire davvero compresa.
Questo gesto ha segnato l’inizio di un vero percorso terapeutico: individuale e di gruppo. In parallelo.
Siamo partite con la prima sfida: il non riuscire ad esprimere emozioni e pensieri...
Serena Mele
Paziente terapia di gruppo
Guidandomi, Flaminia mi ha aiutato a superare la paura della mia stessa voce (interiore). L’abbiamo ascoltata assieme: a volte abbiamo sentito un bisbiglio incomprensibile, a volte un pianto disperato, a volte urla paurose ma abbiamo anche sentito richieste tenere, pensieri puliti e sogni soffocati.
Il processo più significativo è stato imparare a lasciar andare il dolore ed il passato traumatico, un processo che Flaminia ha curato con parole, prosodia e intelligenza.
Durante una seduta in particolare, infatti, mi sono sentita come se il mio corpo si fosse dissolto, lasciando spazio solo all’anima pronta a sciogliere i pugni stretti: un’esperienza che mi ha portato a sentirmi libera, indipendente, serena...
Serena Mele
Paziente terapia di gruppo
Assieme ai membri del gruppo, ho acquisito abilità molto importanti come la capacità di calarmi nella prospettiva altrui (sia emotivamente che razionalmente) e la capacità di affrontare, capire e regolare i miei sbalzi d'umore.
Ogni mattina uscivo di casa, chiudevo la porta dietro di me e sentivo nel prendere la metro le persone del gruppo al mio fianco. Li immaginavo, li vedevo, nel loro tragitto da casa al luogo di lavoro. Ognuno con i propri pensieri, la propria vita e nessuno è mai più stato solo da allora.
Dobbiamo curare le nostre ferite, non pensare solo a sopravvivere, per il nostro bene ma anche per quello degli altri."
Gianluca Grauso
Paziente terapia di gruppo
"Ho provato imbarazzo nel gruppo all’inizio, lo vedevo in tutti gli altri appena si sono seduti. Io mi nascondo molto dietro a una facciata un po’ da “pagliaccio”, dietro al mio umorismo. È stato facile così trascorrere le prime sedute senza farmi toccare dalla sofferenza degli altri. È stato quando la D.ssa Di Lorenzo mi ha invitato ad espormi circa cosa mi piacesse e cosa no dei partecipanti che mi sono sentito davvero messo in gioco. Non potevo più nascondermi...
Gianluca Grauso
Paziente terapia di gruppo
Una domanda così semplice, molta difficoltà a rispondere, senso di colpa per aver detto cose brutte agli altri membri, le loro reazioni. Ci sono state sedute in cui pensavo di non venire, a un certo punto volevo abbandonare, perché si stava svelando il vero me. Lo stavo scoprendo io stesso. Invece sono venuto sempre, a tutte le riunioni perché il gruppo mi “chiamava” in qualche modo...
Gianluca Grauso
Paziente terapia di gruppo
Mi sentivo parte di un qualcosa di inclusivo che stava accettando anche il brutto di me, anche i miei commenti fuori luogo a volte. E sono passato dal sentirmi un eremita, convinto che stare solo con la mia depressione, chiudermi in casa era la soluzione, a scoprire che ho voglia e bisogno degli altri...
Gianluca Grauso
Paziente terapia di gruppo
Consiglierei il gruppo per un fattore centrale, che io ho trovato terapeutico: ridere insieme dei propri problemi. Diventare una cosa unica. Togliere la maschera e vedere che non sei sgradevole come pensavi. Che la compagnia delle persone giuste è vita, rinascita."
Alberto
Paziente terapia di gruppo
"Sono un manager, sono abituato a intrattenere rapporti, a stare tra persone diverse, in diversi contesti.
Sono anche bipolare. Di tipo I. Se sapete cosa significa, la mania ti fa fare cose sconsiderate, che hanno conseguenze devastanti sulla tua vita.
A me ha portato la rabbia e la rabbia mi ha portato al gruppo. Ero seguito da uno psichiatra al tempo che mi consiglia di fare questa esperienza...
Alberto
Paziente terapia di gruppo
Voglio essere sintetico, mia nonna mi parlava dell’esperienza che era per lei andare in chiesa e recitare ad alta voce tutti insieme le preghiere, per lei era terapia. Per me la terapia è stata tutta concentrata in un momento -che mi ha cambiato la vita- in cui la D.ssa Di Lorenzo ci propone un esercizio di bioenergetica...
Alberto
Paziente terapia di gruppo
Eravamo in un gruppo in cui tutti avevano problemi di gestione della rabbia ma non tutti bipolari. La D.ssa ci dá dei cuscini da metterci in grembo e dice di cominciare a tirare pugni alternati a questi cuscini mentre lei camminava tra noi e ci ricordava quello che avevamo condiviso, i momenti di rabbia che avevamo raccontato in precedenza, la vergogna che avevamo provato dopo. Nel dare i pugni ai cuscini si è levato un coro spontaneo di “Basta!” che ripetevamo e non smettevamo di ripetere. Tutti insieme. Come il coro della chiesa, un coro laico.
Alberto
Paziente terapia di gruppo
Voglio dire che quel “basta” la sera stessa mi ha portato a chiudere un rapporto tossico con la mia compagna, qualche mese dopo a licenziarmi, trovare un altro lavoro, migliore del precedente.
Per me quel coro laico ha rappresentato l’essenza del gruppo e di come un singolo momento vissuto nel profondo può fare la differenza...
Alberto
Paziente terapia di gruppo
Dopo infinite terapie questa è l’unica che ha dato sfogo a una parte di me insoddisfatta e incompresa. L’unica che mi abbia portato a una vita autentica."
Ferdinanda Frau
Paziente terapia di gruppo
"Il gruppo mi ha sorpreso, non sapevo cosa aspettarmi. Di certo, non pensavo di arrivare ad urlare, piangere, ridere e riflettere come invece è stato. Ho un disturbo narcisistico di personalità. Forse non guarirá mai, mi accorgo ancora di essere leggermente manipolatoria, di essere ancora poco empatica ma adesso so come non fare più del male agli altri. So rispettarli...
Ferdinanda Frau
Paziente terapia di gruppo
So provare vergogna, senso di colpa e affetto. Sono me stessa, sto bene in mia compagnia. Ho riempito un vuoto. Mi sono voluta gettare nel gruppo perché il mio problema era con gli altri.
E con gli altri mi sono risolta.
Grazie a tutti quelli che hanno viaggiato con me, vi porto nel cuore. Questa testimonianza l’ho scritta anche per voi, per farvi sapere che vi penso"
Luca
Paziente terapia di gruppo
"Verosimile. Il gruppo è molto verosimile. Chi se lo sarebbe aspettato? Io mi sono sentito d’avere un paio di amici, un paio di antagonisti anche, una ragazza che mi piaceva. Come nella realtà fuori. Solo che poi alla ragazza che ti piace glielo devi dire, a quelli che non ti piacciono pure, e a quelli a cui vuoi bene li devi abbracciare. Allora diventa proprio vita, più reale di quella fuori.
Ho capito perché continuavo a rimpiangere mia madre, venuta a mancare 15 anni prima, perché non ero mai cresciuto...
Luca
Paziente terapia di gruppo
Avevo bisogno dei miei amichetti, delle mie cotte e di fare il bullo. Ma c’era poco da fare il bullo quando tutti parlavano di funerali, di mancanze, quando la d.ssa ci ha chiesto di posizionare a fianco a noi una sedia vuota per ogni persona che avevamo perso… io non ce l’ho fatta.
Ho visto che gli altri invece sí, avevano sistemato le loro sedie vuote. E il vuoto di non aver posizionato il mio di “vuoto” mi ha fatto piangere a dirotto.
Da mia madre ora ci vado al cimitero, a trovarla. Perché da quel momento sul mio vuoto nel gruppo ho lavorato tanto...
Luca
Paziente terapia di gruppo
Se non ci fossero stati gli altri, quel pugno nello stomaco non me l’avrebbe dato nessuno. “Svegliati! Non hai più 15 anni, ce n’hai 30”, il gruppo è un terremoto, ti riduce in pezzi ma è da lí che ricostruisci."
Manuel
Paziente terapia di gruppo
"L’idea di fare il gruppo non mi piaceva. Non pensavo di potere dare niente agli altri perché sono un peso e non ho argomenti. Sono psicotico, a fasi ma ho avuto vari episodi. Gli psicotici non vanno messi nei gruppi.
Però prendevo le medicine e allora la mia D.ssa Di Lorenzo mi propone questa cosa. C’ho pensato parecchio poi ho detto vabbè, ci vado una volta poi si vede, una volta e basta. Ho guardato male tutti appena arrivato. La doc mi chiede come mai, cosa provo? Che questi stanno meglio di me, dico. Che io sono l’unico che non guarirà mai. Tipo lo scemo del villaggio...
Manuel
Paziente terapia di gruppo
Allora rispondono gli altri, non me l’aspettavo che c’avevano tutti un ricovero TSO alle spalle, tentativi di suicidio, cose serie. Vabbè ma a me sembrate belle persone, gli dico, eppure avete vissuto cose simili a me, allora pure io non sono un mostro.
E cosí ci sono tornato sempre e dall’inizio alla fine ho imparato un sacco di cose sul mondo...
Manuel
Paziente terapia di gruppo
Sul fatto che malato mentale lo sei se ci credi tu, se ti metti un’etichetta. Se no sei solo uno che ha avuto un problema, che c’ha una malattia come quelle fisiche.
Spero di essere stato chiaro, prima del gruppo giravo con lo sguardo per terra, sulle mie scarpe, ora guardo avanti, a volte pure il cielo."
Rossella
Paziente terapia di gruppo
"Inizio il gruppo per un problema di ansia generalizzata, penso spesso a farmi del male, a mettere fine alla mia vita. Non parlo quasi mai nelle prime sedute, mi piace rimanere un passo indietro ad osservare gli altri, che vivono, interagiscono. Io li guardo come da una finestra. Non so nemmeno da dove viene questo male di vivere.
Lo scopro solo con il tempo, facendo esercizi di mindfullness che ci riportano alla consapevolezza dl esistere, di avere un corpo, e sento che il corpo vuole dirmi qualcosa...
Rossella
Paziente terapia di gruppo
In un esercizio che si chiama psicodramma io assegno ai membri del gruppo dei ruoli in una vicenda familiare di quando ero bambina e che mi crea tutt’ora fastidio. Eppure non era successo niente di grave. Scelgo di rappresentarla e interagiamo fra noi, ognuno con le sue parti, tutto così verosimile. Mi riporta lí a quel giorno… Bam! Un ricordo improvviso, un abuso sessuale da parte di un mio familiare. Come si affronta una cosa del genere in un gruppo che ti guarda? Tanti occhi che ti osservano, tanti giudizi che immagino nelle menti di ciascuno e che forse non hanno il coraggio di esprimere...
Rossella
Paziente terapia di gruppo
Il primo passo è stato sollecitato da una domanda, la d.ssa Di Lorenzo mi chiede: “Da chi vorresti un abbraccio adesso?” Vado dalla persona che rivestiva il ruolo di mia madre nello psicodramma, la madre che non mi ha difeso quando ne avevo bisogno.
Ora non so se è stato trovarmi in mezzo alla commozione generale, non capivo in quel momento dove cominciavo io e dove finivano gli altri, ma in quell’abbraccio ho sentito tutti partecipi. ..
Rossella
Paziente terapia di gruppo
Del mio trauma poi ho parlato molto, ho ricevuto opinioni e risonanze differenti. Ho scoperto che l’abuso non è soltanto fisico, la D.ssa ci aveva messo nello stesso gruppo perché tutti avevamo subito abusi di qualche tipo, anche solo psicologici. Fino a quel momento non avevamo avuto nemmeno il coraggio di sfiorare questi argomenti.
Da allora fanno parte di me, mi ci confronto con le persone care e il mio male di vivere è ridotto o meglio ha acquistato senso. C’era un perché...
Rossella
Paziente terapia di gruppo
Il gruppo, il lavoro di ascolto e osservazione degli altri, ha risvegliato la mia memoria, il mio inconscio e mi ha reso possibile conoscere il mio passato per vivere un futuro più consapevole e coraggioso."
Adele B
Paziente terapia di gruppo
"La mia testimonianza è che il gruppo è casa. Un luogo sicuro. Non me la sento di parlare dei dettagli ma voglio dirvi di provare, che non avete niente da perdere! Abbiamo paura di tutto, paura degli altri, di noi stessi, ma perché? Provate. Non lo sapete com’è finché non lo fate, ad esempio io sono rimasta in contatto con alcune persone del gruppo e sono diventate per me dei punti fermi. Poi voglio spendere due parole per la D.ssa Flaminia, perché ha un’umanitá e un cuore che solo chi la conosce bene sa. Io sento di conoscerla bene anche se non so quasi niente di lei. Perché si lascia leggere, si lascia amare. Diciamolo pure che il gruppo sta tanto nel terapeuta, una persona buona genera cose belle. Straconsiglio!"
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